lunedì 12 gennaio 2015

SE A CAUSA DI UN INCIDENTE PERDI LA TUA METÀ HAI DIRITTO AL RISARCIMENTO (SOLO SE DIMOSTRI LA RELAZIONE STABILE)


Una recente decisione dei giudici della Suprema Corte mi offre l’occasione per tornare sul tema della risarcibilità dei danni da perdita o lesione di un congiunto derivante, nel caso in questione, da sinistro stradale ma applicabile anche ad altri illeciti da cui scaturisca appunto la morte o il grave ferimento di una persona cara. Molti ritengono, infatti, che l’elemento determinante per la titolarità del diritto al risarcimento del danno, patrimoniale e non patrimoniale, sia la convivenza con il soggetto che subisce una lesione grave o addirittura la perdita della vita. Indubbiamente la circostanza della coabitazione, accompagnata da una relazione affettiva, fa nascere in capo al superstite o alla compagna un diritto al risarcimento. Tuttavia, la giurisprudenza, in modo condivisibile, evidenzia che il presupposto condizionante la richiesta risarcitoria è di altra natura. Vediamo allora cosa intendano i giudici con l’espressione prossimi congiunti …