mercoledì 31 agosto 2016

LAVORO: INVESTIGATORI PRIVATI SULLE TRACCE DEI FURBETTI?


La cronaca di questi ultimi tempi ci ha raccontato spesso di lavoratori fannulloni, infedeli ed assenteisti, che, ora fingendosi malati, ora abusando dei permessi previsti dalla legge, ora assentandosi ingiustificatamente dal luogo di lavoro, violano gli obblighi di diligenza e di fedeltà sanciti dagli articoli del codice civile, arrecando anche un danno, economico e di immagine, al datore di lavoro. Sebbene gli episodi più eclatanti riguardino dipendenti pubblici, non è immune a tale fenomeno anche il settore privato, dove infatti gli imprenditori sempre più spesso ricorrono ad investigatori privati, per far pedinare i dipendenti sospettati di tali comportamenti ed accertarne la violazione degli obblighi. Ma, è legittima una tale forma di controllo o costituisce una lesione della privacy, una violazione dei principi sanciti dallo Statuto dei lavoratori? Vediamo cosa stabilisce una recentissima sentenza della Corte di Cassazione…