mercoledì 16 novembre 2016

CONDOMINIO: HOME RESTAURANT SOLO SE IL REGOLAMENTO NON LO VIETA!


Avete mai sentito parlare di sharing economy? È un nuovo modello economico basato sul riuso e sulla condivisione di beni, servizi o conoscenze, con effetti positivi sia in termini economici sia in termini di impatto sull’ambiente. Ne sono esempi molto noti il co-working ed il car-pooling, che consistono rispettivamente nella condivisione, tra persone appartenenti a diverse realtà lavorative e tra loro estranee, dell’ambiente di lavoro o di automobili private, allo scopo principale di ridurre le spese di affitto, organizzazione o trasporto. Ma, da qualche anno si è fatto largo anche l’home restaurant, cioè l’utilizzo della propria abitazione privata per svolgere attività di ristorazione. Nato timidamente come un modo per far fronte alla crisi economica, si è rapidamente diffuso tanto da richiedere una disciplina normativa, proprio in questi giorni in discussione in Parlamento. Presto quindi potremo ritrovarci in condominio ristoranti casalinghi, con odori, rumori ed avventori ad animare i pianerottoli. Ma il condominio si potrebbe opporre a tutto ciò?