mercoledì 19 luglio 2017

INTERNET: WEB INFLUENCER IN REGOLA!


Modo di essere o modo di vendere? Nel mondo segnato dal mercato dei follower due concetti si impongono sugli altri: vendere ed apparire. Già! potrà sembrare una visione un po’ cinica ma in fondo, non è forse vero che selfie, foto, post, tweet e chi più ne ha più ne metta assediano quotidianamente il nostro amato social proiettando un’immagine e un’idea, perché no, di consumo? Il riferimento, ovviamente, va a tutti i professionisti del settore o se preferite, in arte, web influencer. Ma tra pubblicità e social media, dunque, dove sta l’esigenza di regolamentazione?

CHIAREZZA E CONDIVISIONE Con 218 si, 124 no e 36 astenuti, la Camera, pochi giorni fa, ha approvato il disegno di legge sulla Concorrenza (DDL Concorrenza) che, modificato in più parti, tornerà nuovamente al Senato per la definitiva approvazione. Proprio una di queste modifiche ha interessato la questione premessa. In sede di discussione, difatti, è passato un importante ordine del giorno che impegna il Governo a intervenire a livello legislativo “affinché l’attività dei web influencer sia regolata, permettendo ai consumatori di identificare in modo univoco quali interventi realizzati all’interno della rete internet costituiscano sponsorizzazione“. La proposta è arrivata dall’Onorevole Sergio Boccadutri sulla spinta, diretta, dell’Unione Nazionale dei Consumatori che aveva già sollevato il problema della pubblicità occulta su blog e social network presentando nei mesi scorsi un esposto ufficiale all’Antitrust. Massimo Dona, presidente dell’UNC, ha così dichiarato: “Il nostro obiettivo è avere regole chiare e condivise e che, accanto a ogni foto sponsorizzata, compaia sempre una didascalia di accompagnamento che informi correttamente il fan del carattere promozionale del messaggio. Anche online serve maggiore trasparenza e la pubblicità deve essere chiaramente riconoscibile, soprattutto se a farla sono personaggi famosi, i cosiddetti influencer, che hanno un largo seguito di followers, spesso adolescenti”.

INFLUENCER DI IERI E DI OGGI Ma chi sono veramente gli influencer e che cosa fanno? Con questo termine siamo soliti intendere personaggi di spicco e di enorme visibilità; moda, blog, tv, cinema o sport, ma in fondo non importa: basta avere seguito. Veri e propri fenomeni di persuasione che molto spesso legano la propria immagine ad uno sponsor. E allora? Nulla di nuovo e niente di strano, certo. L’avvento dei social network, però, ha incrementato esponenzialmente la visibilità dei canali commerciali trasformando l’influencer di ieri nel web-influncer di oggi. In altre parole? L’appeal mediatico di ogni vip ha permesso alla pubblicità di diffondersi, propagarsi e ramificarsi nel network-palcoscenico fino a comprendere forme meno evidenti e persino subdole. Così, mentre grandi e piccole blogger dettano moda su instagram, giovani e belle starlette ci coinvolgono nella loro ricca e dettagliata colazione mattutina, ed è subito selfie-spot. Ecco, quindi, che dalla Camera da letto alla Camera dei Deputati il passo è breve: basta pubblicità occulta!

MA NON SIAMO I PRIMI Del resto non siamo certo i precursori di una normativa in tal senso. “In Gran Bretagna e negli Stati Uniti hanno già preso sul serio la questione e la Competition & Markets Authority e la Federal Trade Commission (FTC), le authority che in quei paesi si occupano di tutelare il consumatore e la concorrenza, sono già intervenute, richiamando imprese e celebrità e stilando le regole da seguire. Chiediamo che anche in Italia si faccia altrettanto. Ecco perché l'ordine del giorno approvato ieri dalla Camera è importante". Le parole eloquenti che ricordano, ancora, il pensiero dell’Avv. Massimo Dona non lasciano più dubbi al riguardo; il caos pubblicitario che ci circonda merita la giusta sistemazione a vantaggio di tutti i consumatori. Come non condividere?


Dott. Matteo Bova – Studio Comite